Una penna che sorregge la storia
Giovedì 28 aprile presso l’Aula Magna dell’Istituto Alessandrini gli studenti di quinta hanno incontrato una delegazione degli alpini di Abbiategrasso, un incontro che ha trasformato la memoria in un monumento come ha sottolineato il Dirigente Michele Raffaeli. Sì, perché dietro ai numeri delle guerre ci sono delle persone, dei volti, delle vite. È storia che purtroppo si ripete, soprattutto negli scenari che oggi tutti stiamo guardando con grande preoccupazione. Perché oggi più che mai è importante la RICOSTRUZIONE DELLE STORIE SPEZZATE, come hanno raccontato i coniugi Respighi di Abbiategrasso, camperisti e amanti della storia, che in uno dei loro viaggi in Russia hanno fatto una scoperta e allo stesso tempo iniziato una missione. “Assieme ad altri alpini nell'agosto del 2009 sono stato in Russia con l'intento di omaggiare i tanti soldati italiani che nella ex Unione Sovietica hanno lasciato i loro verdi anni. Durante la visita nella città di Miciurinsk, un abitante mi ha affidato molte piastrine di riconoscimento appartenute ad alcuni nostri soldati impegnati nella Campagna di Russia (1941-1943), allo scopo di riportarle in Italia” queste le parole di Antonio Respighi che, insieme a Giovanna Respighi, ha riportato a casa molte delle storie seppellite dalla guerra come è successo per il soldato Attilio Cicone che il 23 gennaio 2011 è tornato a Pietransieri, una frazione di Roccaraso in provincia dell’Aquila. I coniugi sono anche autori di un volume dall’eloquente titolo IO RESTO QUI…Lettere di Caduti sul fronte russo e testimonianze delle famiglie, perché c’è sempre qualcuno che resta ad attendere un soldato mandato alla guerra come hanno ricordato le lacrime della sorella di Attilio Cicone.
